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COME
RENDERE PIACEVOLE
LA
SCUOLA DOMENICALE
Da
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Anno
1949 - N° 1 - PAGG. 13-14
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1. Il clima che
bisogna instaurare nella classe
1.a Stabilire
rapporti di familiarità
1.b Variare le
attività
2. La lezione
1. Il clima che
bisogna instaurare nella classe
La
Scuola Domenicale deve procurare diletto al bambino
che la frequenta.
Deve essere cura di quanti si affaticano intorno a
questa Istituzione che essa non diventi troppo arida
o troppo austera.
1.a Stabilire
rapporti di familiarità
Gli insegnanti devono
mantenere rapporti di aperta familiarità con i
bambini in loro cura.
I bambini tenuti
in soggezione dalla severità o
dallausterità dellinsegnante, non
staranno mai volentieri in sua compagnia e, a
lungo andare, si stancheranno anche delle cose
buone che questi potrà insegnar loro. Si sono visti molte volte
genitori che hanno perduto laffetto dei
loro figliuoli pur adempiendo verso di essi tutto
il loro dovere, soltanto perché li hanno tenuti
a distanza con una severità ed un rigore che ha
impedito ogni familiarità ed ogni intimità.
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La confidenza
tra i bambini e linsegnante non solo è
necessaria perché sempre lanimo del
piccolo si possa aprire a colui che lo
ammaestra e lo guida, ma è soprattutto
necessaria perché essa ravviva i vincoli di
simpatia e di affetto.
La familiarità e laffetto non devono
però distruggere lordine e la
disciplina, anzi devono essere usate per
intensificare una sana regola che mantenga
sempre nella scuola lordine più
perfetto.
Lordine
è necessario perché anche questo contribuisce a tenere
legato il bambino alla scuola.
Il
disordine potrà soddisfare per qualche tempo
qualche bambino indisciplinato, ma stancherà
tutti gli altri; invece lordine
avvincerà col passare del tempo anche i più
recalcitranti.
1.b Variare le
attività
Quelli
descritti sopra, naturalmente sono elementi, benché
importanti soltanto accessori; quello che più
devessere curato è quello
che viene compiuto nelle
diverse classi della Scuola.
In tutte le classi il
programma devessere svolto aggiungendo
tutte quelle cose che contribuiscono a rendere
variato il tempo che si trascorre alla scuola.
Bisogna
fare largo uso di cantici, specialmente di
cori ad uso dei bambini e non bisogna
trascurare preghiere, racconti di
testimonianza, ecc.
Nella raccolta dei
cantici è buono se vengono scelti quelli che
possono essere cantati dai bambini a voci intercalate (e cioè una riga
dalle bambine e una riga dai bambini), o a doppie voci o con controcanto o con eco, o quelli che possono
essere seguiti con
fioritura mimica, (cioè
eseguendo movimenti espressivi in relazione al
soggetto del cantico).
Questo genere di inni
susciterà sempre un grande interesse ed un
grande impegno nei bambini e susciterà un vivo
entusiasmo in ognuno di loro.
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Le
preghiere dovranno essere soprattutto
innalzate dai bambini stessi, affinché le
espressioni siano puerili non solo nella
forma linguistica, ma soprattutto nel
concetto.
Naturalmente
i bambini dovranno essere corretti negli errori che
faranno, soprattutto dottrinalmente nella
preghiera, ma correzione ed
osservazione non devono mai essere fatte subito dopo
la preghiera perché
il bambino rimarrebbe mortificato di fronte ai suoi
compagni e perderebbe franchezza.
I racconti in testimonianza possono essere
esposti dallinsegnante ma anche dai
bambini.
Se
essi hanno fatto delle esperienze pratiche, è
utilissimo che le espongano: esprimendole, essi si
imprimeranno maggiormente nella loro mente e
colpiranno la mente degli ascoltanti.
Il
bambino, specialmente se di tenera età, deve
essere incoraggiato a frequentare con
assiduità la Scuola Domenicale.
Non
sarà dannoso promettere degli utili regali in
relazione al numero delle frequenze.
Perché
queste possano essere controllate, si può far uso di due
cose che destano ugualmente grande interesse nei bambini:
1.
Di una cartella
murale con il nome
di tutti gli alunni e con al fianco di ciascuno
tante caselle quante sono le domeniche
dellanno scolastico. In ogni casella, per
ogni presenza deve essere incollata una stellina
dargento o doro.
2. Di una pagellina
personale col nome
dellalunno e con una figura da completarsi
attraverso lanno scolastico con piccole
figure da incollarsi.
Per esempio
un paesaggio con un cielo stellato: su ogni
stella e per ogni presenza viene incollata una
stellina dargento o doro.
Al termine
dellanno risulterà con la figura
completata lalunno che ha presenziato
fedelmente a tutte le lezioni.
3.
Un secondo e un terzo cartello murale potranno
essere usati per il profitto
alla scuola o per
la buona condotta
tenuta durante la settimana.
Di questa
dovranno dire i bambini stessi che dovranno
essere sempre creduti nelle loro dichiarazioni.
Il miglior metodo, infatti, per
combattere la menzogna nei bambini è quello di dar loro
una completa fiducia.
2. La lezione
Passiamo
alle lezioni.
Esse non devono mai essere
tediose e, quando largomento è troppo arido,
non devono mai essere lunghe.
Per i bambini di
tenera età è buono servirsi di figure murali.
Queste
possono essere costruite di volta in volta dagli
insegnanti; non sarà difficile per nessuno, per esempio,
presentare prima un foglio tutto nero e parlare su quello
del periodo precedente alla creazione e poi fissare su
quello con una puntina un disco tondo e parlare su quello
della formazione della terra e aggiungere quindi qualche
cosa che possa far parlare del sole, della luna, della
vegetazione, ecc.
Questo metodo suscita un grande interesse nei bambini e
li aiuta ad assimilare le lezioni di cultura che vengono
loro impartite.
Al termine delle
lezioni è necessario esaminare se i bambini
hanno ben compreso.
Anche
questo si può ottenere generando dellentusiasmo; basta distribuire il
materiale che è stato usato perché assieme lo usino per
ripetere in sintesi la lezione che hanno udita.
Anche
questo porterà i suoi frutti perché, possiamo essere
certi, che il piccolo scolaro userà il materiale per
ripetere la lezione ai suoi familiari o ai suoi amici.
Sarà svolta così indirettamente anche una preziosa
opera di evangelizzazione.
Nelluso del
linguaggio è necessario essere molto coloriti.
Le
espressioni forti e figurative colpiscono ed interessano
i bambini. Quindi è consigliabile far
largo uso delle parabole, sia di quella dalla Scrittura
sia di quelle che possono essere ideali per dar luce
sopra un argomento o sopra qualche particolare di un
discorso. (Oggi è possibile trovare su
Internet molte parabole filmate con un linguaggio per
bambini - ndr)
Per ogni oggetto scritturale che viene trattato bisogna
cercare le espressioni adatte della Bibbia più vive; per
esempio, parlando del Paradiso, si può fare una
descrizione di esso con le parola dellApocalisse:
il muro era di diaspro, la città era di oro puro, simile
a vetro puro. I fondamenti del muro della città erano
adorni di ogni maniera di pietre preziose, ecc. (
Per esempio, si possono comprare delle perline, o altre
pietre preziose finte che costano pochissimo, poi
costruire un muro di DAS oppure con i mattoncini LEGO e
mettervi sopra queste pietre preziose - ndr)
O, parlando dellubbidienza, si possono usare i
passi più salienti del Vangelo che illustrano con
vivacità della perfetta ubbidienza del Cristo.
A conclusione di
ogni lezione, presentare sempre Iddio nella Sua
reale Personalità.
Un Dio misericordioso,
buono, che vuole essere ubbidito per amore e che ci salva
in Gesù Cristo, il Suo Figliuolo dato per noi sulla
croce.
Questi
sono solo alcuni suggerimenti pratici.
Ma quello che farà di
ogni monitore un fedel servitore di Dio, quello che
renderà possibile ad ogni insegnante trovare la via del
cuore del proprio alunno, sarà
soltanto laiuto del Signore, lunzione
del Signore.
Perciò pastori e monitori, pregate perché la
benedizione dellEterno renda ricco il vostro
ministerio.
Amen!
R. B.
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